RASSEGNA STAMPA

LaPresse del 17 marzo 2023

Palermo, 17 mar. (LaPresse) - “Finalmente cadono i paletti precedentemente previsti dall’assessorato regionale della Salute sulle assunzioni di personale medico dell’emergenza/urgenza”. Così in una nota il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore.
“Finora, pur mancando medici rianimatori e di pronto soccorso - sottolinea Bonsignore - le precedenti disposizioni assessoriali prevedevano, anche in presenza di graduatorie concorsuali valide, la possibilità di assumere questo personale in maniera contingentata, ponendo un tetto dell’80% rispetto ai posti vacanti. Adesso, l’Assessore della Salute, Giovanna Volo e il dirigente generale ad interim della Pianificazione Strategica Salvatore Requirez, aggiustano il tiro, consentendo alle Aziende sanitarie siciliane di coprire tutti i vuoti in organico. Con una Circolare indirizzata a tutti i Commissari delle Aziende sanitarie - evidenzia il sindacalista - i vertici dell’Assessorato forniscono, a modifica delle precedenti indicazioni forniscono le dovute autorizzazioni alle Aziende a procedere alle assunzioni di personale medico nelle aree dell’emergenza/urgenza in linea con le previsioni annuali di piani di fabbisogno previsti ed approvati, avuto riguardo all’equilibrio economico-finanziario”.
Prevista anche la possibilità di includere nelle procedure concorsuali gli specializzandi delle discipline interessate in modo tale da assumerli a tempo indeterminato non appena costoro avranno conseguito il titolo della specializzazione. Infine, viene ribadito il diniego a ricorrere alle esternalizzazioni dei servizi dell’emergenza/urgenza. “I vuoti in organico vanno colmati - sottolinea ancora Bonsignore - con il ricorso programmato e tempestivo al reclutamento del personale a copertura dei posti vacanti del piano di fabbisogno e delle dotazioni organiche approvate dall’assessorato”, conclude Bonsignore.

Adnkronos Salute del 16 marzo 2023

Palermo, 16 mar. (Adnkronos Salute) - A rischio chiusura i reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina, nel Messinese. A lanciare l'allarme è il segretario regionale della Cimo Sicilia Giuseppe Bonsignore. "Non più previste in pianta organica dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina le strutture d’eccellenza attive nel presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina in convenzione con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma - dice -. Con il parere favorevole delle Giunta regionale siciliana alla rideterminazione della dotazione organica e del piano triennale dei fabbisogni del personale dell’Asp di Messina potrebbe ufficialmente interrompersi l’attività dei reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia attivi dal 2001 nell’ambito del Centro pediatrico istituito nel presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina. La città verrebbe in tal modo scippata di un presidio di eccellenza".

"Fonti interne e sindacali segnalano gravi carenze nella gestione della rimodulazione, priva di adeguati correttivi in ordine alla continuità assistenziale - aggiunge il sindacalista dei medici ospedalieri -. Allo stato, le prestazioni sanitarie risultano, in assenza di comunicazioni e disposizioni da parte dell’Asp e della direzione di presidio, impropriamente rese da personale medico e infermieristico inquadrato dal 2001 in reparti - Cardiologia pediatrica e Cardiochirurgia pediatrica - oggi non più previsti, con evidenti riflessi in merito alle coperture assicurative di legge e alla puntuale individuazione dei soggetti responsabili per le attività svolte in un settore ufficialmente non più riconosciuto dall’Azienda".